SEGUICI SU FACEBOOK!
Ti sei perso i nostri ultimi post?
- Ferie supplenti: come conteggiare le vacanze del personale scuola
- Ritardo stipendio supplenti, che fare? Diffida scaricabile (gratuita)
- Graduatorie Provinciali Supplenze: calcolo punteggio servizio GPS
- Vuoi insegnare? Inoltra subito la «messa a disposizione»!
- Supplenti e malattia: normativa personale docente e ATA a T.D.
La Commissione Europea ha finalmente approvato i decreti emanati dal MIM che regolano i prossimi concorsi relativi al reclutamento docenti della scuola pubblica italiana.
I primi due bandi sono attesi a novembre e includono tutti e tre i gradi (Infanzia, Primaria e Secondaria): i posti a disposizione saranno oltre 30.000, ma con i successivi concorsi il Ministero dell’Istruzione e del Merito si prefigge l’ambizioso obiettivo di raggiungere 70.000 assunzioni.
Requisiti e prove di selezione
I requisiti per partecipare sono:
1) possesso di laurea valida per la classe di concorso + tre anni di servizio – di cui almeno uno nella specifica CdC – nell’ultimo quinquennio (a questi candidati verrà garantita una riserva di posti pari al 30%)
2) possesso di laurea valida per la classe di concorso + 24 CFU conseguiti entro il 31 ottobre 2022
Per accedere al concorso sul sostegno didattico sarà invece necessaria la specializzazione.
In accordo a quanto stabilito dal Decreto Legge n° 75/2023, i concorsi banditi non prevedranno alcuna preselettiva: vi saranno invece una prova scritta ed una orale (con conseguente graduatoria calcolata sulla base dei punteggi ottenuti e dei titoli posseduti).
La fase transitoria e i 30/36 CFU
In riferimento alla Scuola Secondaria di I e II grado, va chiarito che il superamento del concorso non comporterà però l’immediata acquisizione dell’abilitazione: i vincitori dovranno infatti ottenerla a proprie spese attraverso una specifica formazione.
Durante la cosiddetta “fase transitoria” saranno dunque attivati percorsi per il conseguimento di specifici crediti universitari: un corso da 30 CFU aperto ai docenti vincitori con almeno tre anni di servizio ed uno da 36 CFU per coloro che accedono con i 24 crediti.
È importante sottolineare che – a quanto trapela attualmente – la normativa consentirà solo due tentativi per superare la prova finale di acquisizione dei CFU: in caso di doppio “fallimento” il candidato verrà escluso dalla graduatoria.
Concorsi regionali a cadenza annuale
Secondo le intenzioni del legislatore, i concorsi saranno indetti annualmente su base regionale per garantire – di anno in anno – la copertura dei posti disponibili (sia su materia che su sostegno): in accordo a quanto stabilito dal PNRR Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza il Ministero mira a reclutare 70.000 nuovi insegnanti entro il 31 dicembre 2024, con ulteriori procedure previste dal 2025 in poi.
L’obiettivo sembra insomma quello di stabilizzare un gran numero di docenti, dando così nuovo vigore al sistema educativo nazionale.
SENEX
© Senex 2023 – Riproduzione riservata
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER (procedendo si considera accettata l’“Informativa sulla Privacy”).
Lascia una risposta