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naspi reddito presunto 31/1
Non sono poche le persone che durante i primi mesi dell’anno ci scrivono dicendo di avere problemi con l’accredito NASpI: al di là dei diversi approfondimenti che abbiamo dedicato alle criticità cui prestare attenzione quando si percepisce il sussidio di disoccupazione, c’è una data importante – il 31/1 – che ci si dovrebbe annotare con cura.
L’ultimo giorno di gennaio è infatti la scadenza entro la quale determinate categorie di beneficiari devono informare INPS riguardo al reddito che prevedono di incassare nell’anno appena incominciato.
Reddito presunto NASpI: chi ha l’obbligo di attivarsi
Per taluni l’adempimento risulta di fondamentale importanza affinché il sussidio non venga sospeso: la circolare INPS 2015/94 chiarisce infatti che…
“All’inizio di ogni nuovo anno di percezione della prestazione successivo al primo, il percettore della prestazione dovrà fornire una nuova comunicazione del reddito presunto tramite modello NASpI Com entro il 31 gennaio.
La mancata comunicazione del reddito per gli anni di prestazione successivi al primo non determina tuttavia la decadenza dalla prestazione ma la sua sospensione fino all’acquisizione della nuova comunicazione.
Sarà cura delle strutture territoriali sollecitare l’adempimento al percettore di NASpI che non vi abbia provveduto”.
Coloro che nell’anno precedente hanno svolto attività lavorative autonome, parasubordinate o occasionali devono provvedere ad inoltrare tale informazione anche se il reddito presunto è pari a zero (ipotizzando dunque di non avere alcuna entrata nei dodici mesi successivi).
Di recente – in data 5 dicembre 2023 – INPS ha pubblicato il consueto messaggio, indicando le categorie di beneficiari che per continuare a ricevere la NASpI hanno l’obbligo di procedere con la dichiarazione.
Comunicare il reddito presunto utilizzando il modello NASpI-Com
Per comunicare il reddito presunto occorre logarsi sul portale INPS da questo link, e una volta avuto accesso premere “SI”: si approderà così nello “Sportello virtuale per i servizi di Informazione e Richiesta Prestazioni” (dal quale un tempo si inoltrava la domanda stessa di disoccupazione).
Clicchiamo la voce “Invio Comunicazioni” e – una volta verificata la correttezza dei dati personali (anagrafica ed indirizzo) – il pulsante “Avanti”.
Visualizzeremo ora la pratica NASpI riguardo la quale si vuole presentare l’istanza: ancora push su “Avanti”.
Si giunge quindi in una pagina nella quale è possibile flaggare due voci, “Variazione indirizzo o modalità pagamento” e “Eventi che influiscono sul pagamento della prestazione”: pallino su quest’ultima e si aprirà un menù a tendina nel quale dovremo selezionare “Altro”, per poi premere ancora una volta “Avanti”.
A questo punto avremo a disposizione un riquadro attraverso cui informare INPS del fatto che – ad esempio – non si prevede di avere altri redditi nel corso dell’anno. La frase potrebbe essere qualcosa tipo…
In relazione al messaggio 4361 del 5 dicembre 2023 si comunica che, non avendo intrapreso alcuna attività lavorativa, il reddito presunto per l’anno 2024 è pari 0€.
Un ultimo click su “Avanti” e il sistema ci condurra verso la fine della procedura riepilogando i dati inseriti: perfezionato l’inoltro si potranno scaricare sia la “Stampa Comunicazione” che la “Stampa Ricevuta”.
Se lo comunico e non serviva?
Alcune persone che non hanno mai avuto contratti diversi da quelli come lavoratore subordinato e dipendente riportano che essendosi confrontati con INPS si sono sentiti dire che è comunque buona cosa informare l’Ente riguardo la previsione di un reddito pari a 0€.
Che cosa ne pensiamo?
Beh, per non saper né leggere né scrivere possiamo dirvi che inviare una comunicazione tutt’al più inutile non dovrebbe creare “danno”: piuttosto previene l’eventualità che la stessa fosse per chissa quale motivo attesa.
Ad ogni modo – come vi suggeriamo sempre – non esitate a confrontarvi direttamente con INPS presso la vostra sede di competenza o attraverso il Contact Center, così da non rischiare di trovarvi nella condizione di dover correggere errori o sanare situazioni ex post.
SENEX
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